Intrvista per “IL CORRIERE DELLA SERA” di Emanuele Buzzi
Francesco Berti, tra Movimento e Rousseau la situazione è complessa. Molti parlamentari spingono per chiedere ogni rapporto con Davide Casaleggio. pagherete i 450mila euro che Rousseau reclama e poi vi staccherete dalla piattaforma?
«Rousseau è uno strumento identitario per noi, e deve essere inattaccabile e autorevole. Impensabile un Movimento senza una piattaforma di democrazia diretta. Vanno chiariti i rapporti e le responsabilità di ognuno, ma auspico che i rapporti tra M5S e Rousseau tornino sereni. Nel medio e lungo periodo conviene a entrambi».
Il ministro Patuanelli ha evocato la possibilità di una causa: “Se si continua a dire che il M5S deve 450mila euro a Rousseau mi pare non ci sia alternativa, dato che non esiste un contratto e il Movimento non ma hai avuto neanche un conto”.
«Portare in tribunale problemi interne delle forze politiche è una pratica da vecchia politica. Le distanze vanno colmate con il dialogo».
Conte a suo avviso dovrebbe provare a ricucire?
« Conte deve prendere in mano il Movimento e sciogliere definitivamente i problemi M5S – Rousseau. E deve farlo ora: questo scambio di accuse sta facendo perdere tempo prezioso. Sono convinto che Giuseppe Conte farà la scelta giusta. La nostra base non vuole divisione tra M5S e Rousseau, vuole unità».
Cosa pensa della svolta contiana del Movimento?
«Il Movimento e l’Italia hanno conosciuto una persona trasparente, competente e onesta che ha lavorato alacremente per gli italiani nelle peggiori condizioni possibili: due cambi di governo in due anni, guerra dei dazi, pandemia e egoismi politici. Con il Presidente Conte l’Italia ha contribuito a cambiare i connotati all’Unione europea. Tantissimi cittadini che non ci hanno votato riconoscono al M5S di aver portato in politica una persona che ha ricostituito il legame di fiducia tra cittadini e istituzioni».
L’era Conte – anche per via dei problemi con Rousseau – sembra in stallo.
«Non mi sembra. Conte deve ancora formalmente fare la sua proposta di rinnovamento del M5S, sarà un passaggio importante che proietterà il M5S nel futuro, con energie nuove e con i valori che ci hanno portato ad essere quello che siamo e a differenziarci dalle forze politiche della seconda Repubblica».
Una parte del gruppo parlamentare ha dato vita a una associazione Italia Più 2050 che vuole essere di ispirazione contiana. Alcuni colleghi però hanno criticato l’iniziativa giudicandola inopportuna.
« Chi prende iniziativa e ha un approccio inclusivo ha sempre la mia stima. Parole guerriere ha saputo creare un dibattito di qualità in questi anni e ho partecipato volentieri a molte iniziative. Queste iniziative devono essere a somma positiva e non negativa: tutti gli sforzi, oggi, devono essere direzionati verso l’unico obiettivo di unirci in un nuovo percorso. In questo modo continueremo essere centrali per la stabilità e il cambiamento del Paese».
Grillo sta dettandovi la linea e chiedendo silenzio: è fondamentale in questa fase?
«Sartori, grande politologo e toscano come me, descriveva i politici come persone che passano le loro giornate a leggere le dichiarazioni altrui e a rispondersi a vicenda tramite i media. Aveva ragione da vendere. Comunicare serve a raccontare ai cittadini ciò a cui si sta lavorando, non a giustificare la propria esistenza».
Portavoce M5S Camera
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