I cittadini di Livorno e Stagno hanno diritto ad avere spiegazioni puntuali sull’origine dei cattivi odori che da anni, troppo spesso, appestano l’aria che respirano. Visto che Arpat non sembra in grado di fornirle in maniera adeguata, avendo armi spuntate, ho deciso di rivolgermi direttamente al ministero dell’Ambiente. Mi auguro che si riesca a fare chiarezza una volta per tutte sulla natura di queste emissioni, perché non è possibile che la situazione vada avanti dal 2013 senza un motivo apparente: il malfunzionamento di una centralina non può essere una giustificazione. Occorre indagare le cause, a cominciare dal coinvolgimento eventuale della raffineria Eni, e capire come porvi rimedio.
In queste ore ho depositato un’interrogazione a risposta scritta alla Camera all’indirizzo del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Nel frattempo come M5S abbiamo portato in commissione Ambiente una proposta di legge sulle emissioni odorigene per obbligare le Regioni a legiferare su questa materia: per gli impianti sottoposti a Valutazione e Autorizzazione di impatto ambientale si dovranno prevedere studi e monitoraggio di questo tipo di esalazioni. Ma ciò che è più importante è che arriveremo a prevedere i limiti di emissione, inasprire le sanzioni per chi li supera e introdurre la definizione di molestia olfattiva.
Gli abitanti di Stagno e dei quartieri nord di Livorno devono fare già i conti con un terreno inquinato e con le acque sotterranee contaminate da metalli e idrocarburi. È il momento di accelerare sia sulla bonifica del Sin, sia sul contenimento delle emissioni odorigene. Sono sicuro che il ministero ci fornirà risposte e tempi certi.
Portavoce M5S Camera
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